Per un'intera generazione in rivolta contro qualsiasi autorità, "Turn on, Tune in, Drop out" divenne un mantra e il suo inventore, il Dott. Timothy Leary, un guru. Bello, intelligente e carismatico, promise ai giovani degli anni Sessanta auto-liberazione, piacere carnale e pienezza spirituale. Nel 1960, dottorando nel dipartimento di psicologia di Harvard, andò in Messico per provare i funghi allucinogeni per la prima volta. Immediatamente si convinse che la psilocibina e successivamente l'LSD potessero realmente aprire le porte della percezione sensoriale e permettere al nostro cervello e al nostro spirito di connettersi con nuove e più alte forme di coscienza. Sotto l'egida di Aldous Huxley, Leary diede vita all'Harvard Psychedelic Project e trasformò se stesso in un messia psichedelico. Per le successive tre decadi la vita di Timothy Leary fu una montagna russa di glamour e scandali, epifanie indotte dalla droga e un'infinità di disavventure giudiziarie. I suoi amici furono i grandi nomi della cultura e dello spettacolo di quegli anni: Alien Ginsberg, William Burroughs, John Lennon, Yoko Ono, Andy Warhol, Susan Sarandon, Tim Robbins e tantissimi altri.
Psicologo, filosofo, scrittore di fama mondiale, Leary è stato designato come "eroe della coscienza americana" ed al contempo come "l'uomo più pericoloso d'America". La prima definizione è del poeta Allen Ginsberg, la seconda di Richard Nixon.
La sua morte, avvenuta a Los Angeles nel 1996, come la sua vita, fu un evento mediatico imponente. Stroncato da un tumore andò incontro alla morte circondato da star e discepoli che lo aiutavano a consumare più droghe possibili per alleviare il dolore. Le sue ceneri furono sparate nello spazio.
Tra i suoi libri editi in Italia: Caos e cibercultura (Apogeo), Fuga. Dall'LSD a internet (Arcana), Vita, morte, visioni (Nuovi Equilibri), Poesie psichedeliche (Gallino), Neuropolitica. Il potere, la contocultura e l'America conforme (Castelvecchi).
Sotto: Timothy Leary al lavoro alla sua scrivania.